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Home / Costume e società / LA NUOVA EDIZIONE DEI CONCERTI DELLE 18: IL TEATRO VERDI DI PORDENONE DIVIENE PALCOSCENICO DEI NUOVI TALENTI

LA NUOVA EDIZIONE DEI CONCERTI DELLE 18: IL TEATRO VERDI DI PORDENONE DIVIENE PALCOSCENICO DEI NUOVI TALENTI

QUATTRO RICONOSCIUTI MAESTRI SUL PIANO INTERNAZIONALE PRESENTERANNO I LORO MIGLIORI ALLIEVI SULLE NOTE DELLE OPERE PIANISTICHE DI BEETHOVEN NEL SEGNO DEL 250° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA.

LA NUOVA EDIZIONE DEI CONCERTI DELLE 18: IL TEATRO VERDI DI PORDENONE DIVIENE PALCOSCENICO DEI NUOVI TALENTI

Dal 14 gennaio al 18 maggio 2020 il Teatro Verdi di Pordenone diverrà il palcoscenico dei nuovi talenti della musica classica per la nuova edizione dei Concerti delle 18. Organizzato con il sostegno della Fondazione Friuli, la rassegna di musica da camera del Verdi accoglierà infatti un dialogo in musica tra Maestri e allievi, interamente dedicato al genio e all’opera di Ludwig van Beethoven, del quale verrà il mondo musicale si appresta a celebrare il 250° anniversario della nascita. Una sfida che si consumerà nell’arco di quattro appuntamenti pomeridiani e che vedranno nel pianoforte il terreno di scontro e confronto dei protagonisti di questa innovativa formula.È già in corso la campagna abbonamenti, sia online sul sito www.comunalegiuseppeverdi.it, che alla biglietteria del Teatro dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19, sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19. Tel 0434 247624. Il concerto di lunedì 18 maggio è a ingresso gratuito. Abbonamento ai 3 concerti a pagamento: € 30; € 10 (Under 26), per gli abbonati alla stagione 2019/2020 € 24.Così quattro Maestri, ovvero pianisti affermati a livello internazionale che rispondono al nome di Roberto Prosseda, Davide Cabassi, Maurizio Baglini e Luca Trabucco, presenteranno alcuni dei loro migliori allievi in un’interessante staffetta esecutiva che, nell’appuntamento conclusivo, vedrà la partecipazione attiva degli studenti del Conservatorio “J. Tomadini” di Udine a esaltazione dell’ormai consolidata collaborazione tra l’Istituto di alta formazione musicale e il Teatro Verdi.Toccherà a Roberto Prosseda inaugurare la nuova edizione dei Concerti delle 18, giovedì 14 gennaio. Imposto sulla scena internazionale per aver inciso, tra le altre cose, l’integrale della musica pianistica di Mendelssohn in 10 dischi, Roberto Prosseda coniuga la divulgazione musicale a scelte di repertorio sempre più ricercate e che talvolta richiedono la riscoperta di strumenti purtroppo dimenticati. Al suo fianco, il diciottenne Carlo Alberto Bacchi che si misurerà con una delle più celebri Sonate di Beethoven, la n.8 in do minore op.13, meglio conosciuta come Patetica.Il secondo appuntamento sarà all’insegna del repertorio pianistico a quattro mani. Lunedì 10 febbraio Maurizio Baglini, consulente artistico del Teatro Verdi di Pordenone, nonché artista esclusivo dell’etichetta Decca, per la quale sta incidendo l’integrale della musica pianistica di Schumann, presenterà i pianisti Simone Ivaldi e Federico Pulina, giovane Duo di origine sarda, impegnati nell’esecuzione di alcuni lavori più ricercati e meno noti di Beethoven, ovvero la Grande Fuga op. 133, nella versione originale per pianoforte a quattro mani, oltre che l’Andante favori WoO 57 e la Fantasia op. 77.Vincitore di diversi concorsi pianistici e destinatario di ambiti riconoscimenti da parte della critica, martedì 14 aprile Davide Cabassi condividerà il palco del Verdi con l’enfant prodige Antonio Alessandri. Sulle note del Primo Concerto per pianoforte e orchestra, Maestro e allievo condurranno un’analisi che, a partire dagli influssi di Haydn e Mozart, consentirà al pubblico di immergersi nell’originale stile di Beethoven, di cui Cabassi sta incidendo l’integrale delle Sonate per pianoforte.Per l’appuntamento conclusivo di lunedì 18 maggio, il pianista Luca Trabucco sarà accompagnato da un giovanissimo quartetto di fiati del Conservatorio di “J. Tomadini” di Udine, Istituto che Trabucco rappresenta in qualità di docente, attività che amplifica il suo impegno di solista e divulgatore musicale. L’esplorazione del Quintetto per pianoforte e strumenti a fiato op. 16 di Beethoven sarà animata grazie alla presenza di uno studente della classe di composizione del Conservatorio di Udine, che avrà il compito di introdurre il pubblico nel laboratorio cameristico del genio di Bonn attraverso l’esecuzione di Maestro e allievi.

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