Un lavoro di équipe e un intervento durato 12 ore, tra rianimazione, sala operatoria, e reparti, ha fatto segnare alla Chirurgia Maxillo Facciale di Udine, diretta da Massimo Robiony, un successo "che dimostra come il nostro sistema sanitario - ha detto il vicepresidente della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi - riesca ad offrire una qualità di livello internazionale, risolvendo casi di estrema complessità". Il caso è quello di un ragazzo, M., proveniente dal Kosovo e già pluri-operato in altre strutture sanitarie, anche italiane, durante l'età infantile, per una anchilosi bilaterale delle articolazioni temporo-mandibolari in seguito a un trauma, che non gli permetteva di aprire la bocca, impedendogli di mangiare e di parlare. L'Associazione di volontariato S.O.S. Infanzia nel Mondo onlus e una religiosa, Suor Giuliana, che si è presa cura del ragazzo fin da bambino, attivando un canale umanitario ha portato M. alla Chirurgia Maxillo Facciale di Udine. "Lo scorso ottobre - ha riferito il direttore, prof. Robiony - il paziente è riuscito a ottenere il visto per cure mediche e quindi in è stato sottoposto al delicato intervento nella nostra struttura. Solo altri 2 centri in Italia, oltre a Udine, sono in grado di eseguirlo - ha proseguito - poiché richiede un'organizzazione particolarmente complessa: la progettazione in realtà virtuale dell'intero cranio, l'analisi delle problematiche chirurgiche, la dettagliata analisi del caso multidisciplinare con i radiologi interventisti. Il primario di Anestesia, Flavio Bassi - ha concluso Robiony - ha perfezionato il tutto, eseguendo una tracheotomia mini invasiva con fibroendoscopia". Un ruolo importante anche quello giocato dagli uffici amministrativi, dato che per il Kossovo è necessario un visto non agevole da ottenere, e M. per almeno un anno sarà seguito in follow up dall'équipe di Udine. Del caso del giovane kosovaro si parlerà il 7 dicembre prossimo a Tavagnacco (Udine), nel Convegno sui disordini Temporo-Mandibolari, organizzato dall'Università e dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine, con la partecipazione di specialisti statunitensi e dei maggiori centri italiani. |
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