Il provvedimento con cui il gip del Tribunale di Udine ha disposto oggi la cessazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di cinque indagati nell'ambito dell'inchiesta "Sereni Orizzonti" "è stato adottato su richiesta in tal senso del magistrato di questa Procura titolare dell'indagine". Lo precisa in una nota il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo. Con le acquisizioni testimoniali e con la radicale modifica della governance della società, "l'Ufficio inquirente ritiene che siano venuti meno l'elemento del pericolo di inquinamento probatorio e quello della possibile reiterazione delle condotte criminose", si legge nella nota. La Procura rimarca di aver "sempre ispirato e di continuare ad ispirare la propria azione investigativa al principio, avente valenza costituzionale, per cui la custodia cautelare non possa mai costituire una forma anticipata di espiazione della pena, ma debba venire adottata e mantenuta solo in presenza di effettive esigenze cautelari". L'indagine "è tuttora in corso e consiste in massima parte nell'esame ragionato della copiosa documentazione acquisita, integrato da alcune ulteriori attività", prosegue la nota in cui il Procuratore non manca di segnalare "l'impegno e la professionalità profusi dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza".
Truffa su prestazioni sanitarie, revoca chiesta da Procura
De Nicolo, indagini ancora in corso con esame documentazione
24 gennaio 2020
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