Agrumi e malattia del ramo giallo, forse nuovo caso Xylella
Batterio trasmesso da parassita, progetto prevenzione europea
23 novembre 2019
E' corsa contro il tempo per fermare la malattia del ramo giallo che potrebbe mettere in ginocchio l'agrumicoltura mondiale e ripetere casi come la Xylella per gli ulivi. Ad oggi la ricerca, per prevenire e fermare il greening o Hlb (Huangolongbing o "malattia del ramo giallo"), malattia causata dal batterio Candidatus liberibacter, sta adottando - informa il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea) - il progetto PreHlb (Preventing Hlb Epiidemics for ensuring ciitrus survival in Europe). Il progetto di prevenzione (H2020), di durata quadriennale (2019-2023), ha uno stanziamento di poco più 8 milioni di euro ed è coordinato dalla Spagna e che coinvolge 24 Paesi. L'Italia partecipa con il Crea Olivicoltura Frutticoltura Agrumicoltura di Acireale, l'Università di Catania e il Cnr di Bari. La malattia colpisce - spiegano gli esperti - sia il portainnesto che la varietà di agrumi (arancio, pompelmo, limone, lime, mandarino) e ad oggi non si conoscono specie agrumicole "resistenti". Il batterio viene trasmesso da un insetto parassita, ma anche attraverso l'innesto o il movimento di materiale infetto. Le piante colpite mostrano ingiallimento delle nervature e maculature a chiazze delle foglie, che progrediscono fino a conferire a tutto il ramo un intenso colore giallo. I frutti sono piccoli, asimmetrici, e mostrano a maturità una persistente colorazione verde, da cui il nome di Citrus greening. Una volta infettata, la pianta va in declino e muore nell'arco di pochi anni.