Un forte e storico legame con il mondo
agricolo, per una tradizione rurale che si rinnova all'insegna
dell'innovazione attraverso le nuove generazioni. La mostra
avicola sociale dell'Associazione friulana avicoltori (Afa) ha
compiuto 28 anni e li ha festeggiati per la prima volta presso le
scuderie di villa Mangilli, a Flumignano di Talmassons.
A prendere parte alle premiazioni di uno dei più consolidati
appuntamenti per gli appassionati e gli intenditori del mondo
avicolo è stato chiamato anche il presidente del Consiglio
regionale, Piero Mauro Zanin, nonché il consigliere regionale Edy
Morandini, che hanno affiancato nella consegna dei riconoscimenti
il presidente dell'Afa, Louis Neri, il sindaco di Talmassons,
Fabrizio Pitton, e la padrona di casa, la marchesa Elisa Mangilli.
"La Regione, tramite PromoTurismo FVG, è sempre vicina ad
appuntamenti come questo che rendono possibile promuovere il
Medio Friuli - ha detto Zanin prendendo la parola -. La famiglia
Mangilli rappresenta da sempre la tradizione unita alla ricerca:
qui le prime selezioni accurate di pulcini già alla fine dell'800
e sempre qui la realizzazione di ritrovati farmaceutici per la
cura di alcune loro patologie, la prima voliera riscaldata per
gli uccelli esotici, ma anche la troticoltura, la prima centrale
idroelettrica. La famiglia Mangilli, insomma, ci piace perché
getta il cuore oltre l'ostacolo".
"E' anche con iniziative come quella di oggi che si crea economia
- ha affermato convintamente Zanin -. Portare nei Comuni questi
eventi significa innovare il territorio stesso, con cui il legame
c'è ma non impedisce di guardare oltre i confini, per uno
sviluppo in evoluzione ma sempre nel nome di un vivere di
qualità".
Un ringraziamento alle associazioni degli avicoltori ma anche
dell'enogastronomia locale, è giunto dal presidente Neri, che ha
sottolineato come la manifestazione abbia registrato la presenza
di partecipanti di Slovenia, Croazia e Austria. Il sindaco Pitton
ha parlato in termini di comunità coesa, di rispetto della natura
e di stimolo per i giovani, concetti richiamati dalla marchesa
Mangilli, che ha detto della grinta che si registra nelle nuove
generazioni di allevatori, attenti ai problemi dell'ambiente e
alla riproposta di prodotti tipici del territorio.
Tra i tanti riconoscimenti, il presidente Zanin e il consigliere
Morandini hanno consegnato rispettivamente a Louis Neri il premio
più ambito, il "Best in Show", e a Pietro Rosolini quello di
"migliore allevatore", vincitore anche del premio "campione razze
pesanti"; "campione razze leggere" è stato designato Lino Bassi,
mentre "campione anatidi" è risultato Andrea Bin.
Avicoltura: Zanin, tradizione e ricerca promuovono il Medio Friuli. Un forte e storico legame con il mondo
19 gennaio 2020
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