In calo la presenza del commercio al dettaglio in Friuli Venezia Giulia, mentre è in aumento, o almeno tiene, il comparto alberghi, bar e ristoranti. E' la fotografia della situazione in regione che riguarda il periodo 2008-2019, contenuta nell'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio "Demografia d'impresa nelle città italiane", illustrata oggi a Roma nella sede nazionale della Confederazione e ripresa da una nota di Confcommercio Fvg. L'indagine, realizzata con il contributo di Si.Camera, ha interessato a livello italiano 110 comuni di medie dimensioni capoluoghi di provincia e 10 comuni non capoluogo più popolosi, con la distinzione "centri storici" e "non centri storici". Due capoluoghi su quattro del Fvg, Trieste e Gorizia, figurano nella top ten dei centri storici a rischio declino commerciale. Trieste fa segnare un calo di 59 imprese di commercio al dettaglio dal 2008 (erano 219) al 2019, mentre aumentano alberghi (da 10 a 25), bar e ristoranti (da 112 a 132). A Gorizia centro, il commercio al dettaglio crolla da 312 a 221 imprese, ma anche in questo caso crescono alberghi (da 3 a 5), bar e ristoranti (da 117 a 124). Stesso trend a Udine: commercio al dettaglio da 608 a 541, alberghi da 19 a 24, bar e ristoranti da 338 a 342. E a Pordenone: commercio al dettaglio da 332 a 271, alberghi stabili a quota 9 (ma 2 in più del 2016), bar e ristoranti da 143 a 155. "Il crescente fenomeno dei negozi sfitti nelle città - ha commentato il presidente di Confcommercio Fvg Giovanni Da Pozzo - è dovuto a cause diverse quali, tra l'altro, la modifica del comportamento di acquisto, la mancata corrispondenza tra l'offerta commerciale e la domanda del consumatore, problemi di vivibilità, accessibilità e declino urbano. Per fronteggiare il fenomeno - ha concluso - servono, anche in questa regione, politiche di rigenerazione urbana innovative in grado di promuovere valori comuni, in ambito sociale, culturale ed economico".
Confcommercio: Fvg; calano negozi, aumenta comparto alberghi
Indagine nazionale Confcommercio fotografa trend 4 capoluoghi
20 febbraio 2020
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