«Premesso che il rispetto della scelta democratica avvenuta attraverso il voto dei lavoratori va rispettata, come peraltro già a suo tempo dichiarato dalla Fiom e dalla Cgil, non si può negare che anche il forte dissenso emerso dal voto dei lavoratori debba essere tenuto nella dovuta considerazione da parte di tutti». A sostenerlo è il comitato direttivo della Cgil del Friuli Venezia Giulia, in un ordine del giorno sulla vicenda della Ferriera di Servola approvato all’unanimità questa mattina a Udine.
Definendo «strumentali» le dichiarazioni espresse da Fim, Uilm, Failms e Usb in merito alle posizioni assunte da Fiom e Cgil di Trieste, il direttivo lancia un appello alla ricomposizione unitaria del tavolo, «nell’interesse di tutti i lavoratori». Sarebbe infatti «inaccettabile», si legge ancora nel documento, che la Fiom venisse estromessa dalle prossime fasi del confronto. «Di fronte a una simile eventualità – questa la conclusione – ci si richiama al rispetto delle regole democratiche nelle quali si riconoscono tutte le organizzazioni sindacali».