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Prosciutto San Daniele, marchio a fuoco fino a ultima fetta

In vaschetta non ha conservanti, durata media fino a 60 giorni

Prosciutto San Daniele, marchio a fuoco fino a ultima fetta

Il segno distintivo per eccellenza del Prosciutto di San Daniele è il marchio a fuoco del Consorzio che è impresso sulla cotenna. Per una perfetta tracciabilità di ogni coscia sulla cotenna, oltre al marchio, sono visibili anche il tatuaggio d'identificazione dell'allevamento, il timbro a fuoco del macello e la sigla Dot che riporta il giorno, mese e anno d'inizio lavorazione da cui si può ricavare il tempo di stagionatura. Lo ha evidenziato il direttore generale del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, Mario Cichetti, a Roma in occasione della presentazione del nuovo disciplinare della specialità friulana a denominazione di origine protetta (Dop). "Il particolare posizionamento del marchio a fuoco e dei segni distintivi della Dop rendono riconoscibile - ha sottolineato Chichetti - il vero San Daniele fino all'ultima fetta. Ma quello che lo rende ancor più riconoscibile è il gusto" che nella interpretazione dello chef Francesco Apreda del ristorante stellato Idylio by Apreda ha avuto un ruolo a tutto pasto. "Il Prosciutto San Daniele - ha detto lo chef Apreda - è molto versatile, e per il basso contenuto di sale si presta anche all'abbinamento col pesce, come il saltimbocca di merluzzo, e persino nel dessert. Per l'occasione servito con un brodo di prosciutto di San Daniele" molto apprezzato dai convitati. Ma anche chi ha occasioni di consumo più smart, con l'acquisto di prosciutto San Daniele in vaschetta farà assaggi di qualità: "in vaschetta - ha precisato ancora il Dg consortile Cichetti - non ha conservanti, tanto è vero che ha una conservabilità limitata, circa 60 giorni. Ed è stagionato un mese in più". La produzione del Prosciutto di San Daniele Dop, ha precisato il Consorzio friulano, nel 2019 è circa 2.600.000 cosce avviate alla lavorazione. La produzione di pre-affettato in vaschetta ha segnato indici molto positivi, con oltre 21,2 milioni di vaschette certificate in leggera flessione rispetto all'anno precedente pari a 380.769 prosciutti per un totale di oltre 1.812.000 kg. Il pre-affettato si è riconfermato, quindi, il trend di vendita più performante per il Prosciutto di San Daniele, in linea con i nuovi stili di vita e le nuove modalità di consumo, che prediligono sempre più prodotti ready to eat.

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