15 gennaio 2020
"La Giunta Fedriga rimetta mano al piano di assunzioni in sanità alla luce dell'abolizione del tetto sulla spesa per il personale ottenuta dal Pd con la Stabilità nazionale. Salvaguardiamo la sanità pubblica anche adeguando la dotazione organica senza trovare scorciatoie nel privato".
A dirlo in una nota è il consigliere regionale del Pd, Nicola Conficoni commentando la situazione della sanità nel Friuli occidentale.
"A fine anno - evidenzia Conficoni - nell'Aas5 ora Asfo, erano in servizio 3.770 dipendenti (più 64 somministrati), due in meno rispetto al 31 dicembre 2018 ma ben 147 in meno rispetto a quelli programmati. In particolare, il personale dirigente dell'area medica e veterinaria, invece di aumentare da 563 a 599 unità si è attestato a quota 541 con un saldo negativo di 22 dipendenti. In seguito all'inerzia della gestione commissariale, che ha bloccato concorsi pronti come quello del primario di psichiatria a Pordenone, nel 2019 le strutture complesse prive di titolare sono aumentate, passando da 17 a 19. Il Piano di azione locale adottato alla fine dello scorso anno, però, prevede per il 2020 l'espletamento di sole sei procedure per l'attribuzione dell'incarico di direttore".
Oltre alla direzione medica ospedaliera di San Vito al Tagliamento-Spilimbergo, continua il consigliere dem, "si prevede di individuare i titolari di pneumologia, laboratorio analisi, psichiatria (riproposto), radiologia e chirurgia (San Vito al Tagliamento). Uno sforzo insufficiente a maggior ragione perché all'inizio dell'anno i primari del reparto di radiologia nell'ospedale di Pordenone e dei reparti di chirurgia e pediatria negli ospedali di San Vito al Tagliamento-Spilimbergo, lasceranno il posto".
Inoltre, secondo Conficoni, "a destare perplessità sono anche i
3.903 dipendenti complessivamente ipotizzati in servizio alla fine del 2020: 14 in meno dei 3.917 previsti (ma non raggiunti) al termine del 2019".
"Accanto alla richiesta di rivedere la programmazione per il nuovo personale - conclude il consigliere Pd - riteniamo sia importante non trascurare il territorio, proseguendo con la progressiva attivazione delle 11 strutture complesse previste dall'atto aziendale non ancora operative"