Prot.civile: ad Arta sopralluogo cantieri post Vaia e progetto termale
12 febbraio 2020
E' partito ieri il viaggio studio di 50 ragazzi toscani, accompagnati da 25 professori, sul 'confine difficile', quello che divide Italia e Slovenia, iniziativa organizzata in occasione del Giorno del Ricordo. Un percorso della memoria, spiega una nota, che oltre al viaggio vuole essere un tentativo di approccio ad un racconto giornalistico. I ragazzi si sono divisi in quattro redazioni: un gruppo produce foto, un altro si cimenta nei testi, altri ancora si dedicano alle interviste audio e ai video. A seguirli un giornalista di Radio Cora, la testata on line che si rifà nel nome all'emittente clandestina gestita da membri del Partito d'azione fiorentino, che pubblicherà i lavori degli studenti. Il primo banco di prova è stato ieri al Sacrario di Redipuglia e poi a Trieste. Insieme ai ragazzi c'è la Regione, rappresentata dalla vicepresidente della giunta Monica Barni che arriverà oggi, insieme a tutti gli Istituti storici per la Resistenza toscani e alcuni amministratori locali. "Contro l'odio - sottolinea Barni - occorre investire sulle formazione e l'acquisizione di un pensiero critico". Il che implica aver rispetto delle memorie sofferenti altrui e un processo anche di purificazione della memoria, disponibili (tutti) anche a considerare eventuali lati bui della propria memoria. Per questo il viaggio con i ragazzi organizzato dalla Regione Toscana assieme all'Istituto storico toscano della Resistenza e dell'età contemporanea, l'Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'età contemporanea e il ministero dell'Istruzione, inizia molto mesi prima, nella Summer school agostana che aiuta i professori ad approfondire la complessità del tema per poi farne oggetto di lezione e riflessione in classe con gli studenti.