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Segre: Rojc, alziamo voce contro clima di odio

Voglia di censura camuffata da mozione

Segre: Rojc, alziamo voce contro clima di odio
"Non possiamo più rimanere silenti, alziamo la voce, non solo in quest'Aula, ma ovunque nel Paese".
E' l'appello lanciato dalla senatrice del Pd, Tatjana Rojc, oggi a Palazzo Madama, dopo la decisione di assegnare una scorta alla senatrice a vita Liliana Segre.
"Nel 2019 una donna che ha testimoniato il male assoluto e gli orrori del Novecento, alla quale un totalitarismo ha voluto togliere la dignità dell'identità, imponendole di divenire il numero 75190 che porta tatuato sulla pelle, una senatrice della Repubblica, la signora Liliana Segre, da ora in poi vivrà sotto scorta", ha detto Rojc. "Che Paese sta diventando l'Italia se si vuole dimenticare la storia, se si vuole imporre la politica dell'odio? Se la parola fascismo non fa più venire i brividi? Se essere antifascisti e quindi democratici non costituisce più un valore fondante della nostra società?".
La senatrice, appartenente alla minoranza linguistica nazionale slovena, ha aggiunto: "Quando si perseguitano i perseguitati, solo perché testimoni, quando ci si dimentica di quelle ossa umiliate, di quelle vittime divenute cenere, quando non ci si accorge che i roghi dei libri, come quello della libreria antifascista 'La pecora elettrica', data alle fiamme una seconda volta; quando non ci si accorge dunque come questi fatti riportino alla memoria altri roghi, altre incursioni squadriste, allora non ci si accorge che a essere in pericolo è il pensiero democratico: siamo noi e la nostra libertà".
"Ciò che succede nel nostro Paese - ha concluso Rojc - sembra portare in modo sempre più grave verso un clima che non ha nulla a che vedere con la democrazia. Dobbiamo dire tutti 'basta' a questo clima di odio e intolleranza".
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