"Una proposta di legge per raddoppiare il periodo di tempo in cui viene conservato il posto di lavoro in caso di lavoratori che hanno riscontrato patologie di tipo oncologico o lavoratori che comunque necessitino di prolungate terapie riabilitative a causa di gravi patologie. Occorre finalmente modificare il regio decreto che risale al 1924, in cui si definisce un periodo, cosiddetto 'di comporto', e al contempo predisporre un apposito decreto del ministro della Salute e del ministro del Lavoro per individuare le patologie che possano prevedere il prolungamento". Lo annuncia la capogruppo Pd nella commissione Lavoro della Camera Debora Serracchiani, che ha firmato assieme al collega Luca Rizzo Nervo una proposta di legge a beneficio dei pazienti oncologici. "Chi vive il dramma di una malattia grave - spiega Serracchiani - non può essere ulteriormente punito con l'umiliazione dell'espulsione dal mondo del lavoro. Con questa pdl intendiamo tutelare il lavoratore già svantaggiato a causa di gravi patologie e il suo diritto sacrosanto di poter mantenere il suo posto di lavoro, una volta guarito o comunque dopo le terapie che lo hanno riabilitato". La presentazione del testo di legge avviene a pochi giorni dalla morte del giovane Steven Babbi, il ragazzo originario di Bagnarola di Cesenatico affetto da un tumore, che nel 2017 fu al centro di un caso nazionale quando l'Inps gli sospese l'indennizzo in busta paga perché aveva superato i sei mesi di assenza dal lavoro.
Tumori: Serracchiani, più tempo malati per conservare lavoro
"Pazienti oncologici non vanno ulteriormente puniti"
22 febbraio 2020
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