Più fondi per garantire il funzionamento delle università: è la richiesta alla base della mobilitazione nazionale promossa oggi in 12 città, da Torino a Palermo, da Federazione Lavoratori della Conoscenza della Cgil (Flc Cgil) con Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia (Adi) e il Coordinamento Universitario Link. La protesta nasce dalla constatazione che l'attuale Fondo di Finanziamento Ordinario, pari a circa 7,5 miliardi di euro, "risulta inferiore in termini assoluti a quello di dieci anni fa e a fronte di tagli complessivi per 5,3 miliardi di euro nell'ultimo decennio" e che lo stanziamento previsto dalla Legge di Bilancio "irrisorio". Si chiede quindi "un rifinanziamento strutturale delle università per garantire il loro corretto funzionamento, un piano di reclutamento ordinato e ciclico che assorba il precariato storico, investimenti per un diritto allo studio universale per studentesse e studenti". Per quanto riguarda il personale, si legge nella nota dei promotori della manifestazione, "l'Università si regge per una significativa parte delle attività sul lavoro precario, condizione che riguarda un lavoratore su due degli addetti alla ricerca e alla didattica". Quanto al diritto allo studio, gli organizzatori denunciano che una "sparuta minoranza" di studenti beneficia di una borsa di studio, oltre alla "carenza strutturale di residenze e posti letto". Ad aprire le manifestazioni previste in giornata è Firenze alle 9,00, seguita da Palermo (alle 10,00), Pisa e Bologna (11,00), Potenza Bari (12,00), Trieste (13,00), Roma (13,30) Lecce (14,30), Perugia e Milano (15,00) e Torino (16,30)
Università, mobilitazione nazionale per chiedere nuovi fondi
Promossa in 12 città, da Torino a Palermo
09 gennaio 2020
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