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PROROGATA FINO AL 23 FEBBRAIO LA MOSTRA PORDENONE EXPERIENCE

 PROROGATA FINO AL 23 FEBBRAIO LA MOSTRA PORDENONE EXPERIENCE

“Entrare” nei dipinti, vivere un’immersione totalizzante nei colori, nelle atmosfere, poter fare un balzo nel Rinascimento. Per chi non avesse ancora approfittato dell’esperienza unica, si può ancora recare a visitare la mostra virtuale “Pordenone Experience” nella Galleria Harry Bertoia, dedicata all'arte di Giovanni Antonio de' Sacchis detto il Pordenone. Prorogata infatti fino al 23 febbraio la mostra che consente di rivivere a 360 ° i capolavori del grande artista grazie a quest’esperienza unica che consta nella possibilità di potersi immergere in una scenografia virtuale, frutto di tecnologia innovativa, e nelle tantissimeimmagini in altissima risoluzione, nei video multimediali ed interattivi che, grazie a moderne tecniche di imaging, consentono di vedere gli affreschi del Pordenone presenti in alcune chiese della città e in tante chiese della provincia.  C’è ancora tempo dunque per potersi immergere visivamente nel dinamismo della Conversione di Saulo (1524), che nell’organo del Duomo di Spilimbergo viene impostata facendo sporgere dal basamento in primo piano lo zoccolo del cavallo e suggerendo che la caduta di animale e cavaliere possa fisicamente coinvolgere il fedele nella navata. Così come lasciarsi irretire dai due personaggi del Martirio di San Paolo (1524-1525) che - a Travesio - si sporgono verso gli osservatori dalla stretta apertura fra due pilastri dipinti, a fianco della scena, partecipare ad un dramma che pare stia realmente accadendo, sotto gli sguardi eccitati dei curiosi affacciati alle finestre di alcuni palazzi.  E anche scorgere gli scenari naturali della Madonna della Misericordia del Duomo di Pordenone (1515-1516) o della Natività della Chiesa dei Battuti di Valeriano (1527), in cui la pittura fonde atmosfericamente vegetazione e edifici, dove i personaggi sono avvolti da una dimensione di luce. «Se si vuole realmente comprendere un artista - ricorda il curatore della mostra Dell’Agnese - occorre fare esperienza delle sue opere dal vero. Nel caso di Giovanni Antonio de’ Sacchis, la mostra “Il Rinascimento di Pordenone” ha agevolato indubbiamente il compito; ma la gran parte della produzione nel Friuli occidentale del Pordenone, fatte salve le pale d’altare di Vallenoncello e di Torre, rimane distribuita nel territorio: a Villanova, Rorai Grande, Marzinis, Spilimbergo, Gaio, Vacile, Travesio, Valeriano, Pinzano al Tagliamento, San Martino al Tagliamento; e una esplorazione delle chiese di tali località rimane altamente consigliabile». Ma per coloro che non possono o non se la sentono di intraprendere tale esplorazione - che implica spostarsi sul territorio e cercare chiese non sempre accessibili - arriva in loro aiuto l’altissima tecnologia e lo spettacolare sistema di proiezioni messo a punto dagli esperti di installazioni multimediali e scenografie virtuali del gruppo 4DODO. Il progetto è stato organizzato dal Comune di Pordenone – Assessorato alla Cultura  con partner la Regione FVG, Concentro, il Comune di Spilimbergo, Servizi CGN, Associazione Il Circolo, oltre  al sostegno e alla collaborazione di numerose aziende del territorio. La mostra  è curata dal prof. Fulvio Dell’Agnese con il progetto scenografico e le tecnologie di 4DODO, le riprese fotografiche di Michele Battistuzzi e gli allestimenti di Delta Studios.La mostra è stata visitata ad oggi da un pubblico numeroso e interessato soprattutto dalle scuole e rappresenta un ricco capitale di ricerca e di acquisizioni attraverso i totem didattici che resteranno  quale patrimonio della città di Pordenone con un grande valore anche di ricaduta sul turismo culturale. 

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