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Home / Cronaca / Chiusi per prostituzione sei 'centri massaggi' a Monfalcone

Chiusi per prostituzione sei 'centri massaggi' a Monfalcone

Una persona arrestata operazione Carabinieri e Polizia Locale

Chiusi per prostituzione sei 'centri massaggi' a Monfalcone

Sei centri massaggi, gestiti da cinesi, sono stati chiusi nel corso di un'operazione dei Carabinieri della Compagnia di Monfalcone (Gorizia) in collaborazione con la Polizia locale. I controlli si sono svolti anche con l'ausilio di personale dell'Azienda sanitaria isontina. Per tre strutture il sequestro era stato deciso preventivamente dall'autorità giudiziaria, mentre altri tre sono stati chiusi nel corso delle verifiche, che hanno fatto emergere molteplici violazioni, anche in materia sanitaria. Un uomo di origini cinesi è stato arrestato per sfruttamento della prostituzione.L'operazione odierna dei Carabinieri della Compagnia di Monfalcone e della Polizia Municipale è scattata a conclusione di un'indagine di contrasto dello sfruttamento della prostituzione nei centri massaggi, durata diversi mesi. Il cittadino arrestato è un cinese di 50 anni: nei suoi confronti è stata emessa un'ordinanza di custodia in carcere del Gip del Tribunale di Gorizia per sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale e lesioni personali, e sono stati sequestrati 3 centri massaggi da lui gestiti ma intestati a prestanome. Una donna, cinese, di 49 anni, è stata denunciata per favoreggiamento personale. Tutti e sei i centri sono stati chiusi con ordinanza urgente del sindaco Annamaria Cisint per gravi irregolarità sanitarie, a seguito di sopralluogo congiunto con il personale dell’Azienda sanitaria 2 bassa Isontina. Sono stati identificati più di 300 clienti - tra cui anche molti ultraottantenni - che erano solo una parte delle centinaia di persone riprese mentre consumavano le prestazioni. Nei centri sono stati rinvenuti circa 2.300 euro in contanti e più di 200 preservativi. L’incasso stimato è di circa 10-11 mila euro mensili per ciascun centro. Durante il controllo odierno, una donna, di 40 anni, cinese, è stata denunciata ai sensi del testo unico sull’immigrazione, poiché priva di documenti di identità e di valido titolo per risiedere nel territorio nazionale.

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