Un'escursionista di 65 anni proveniente da Caporetto (Slovenia) è stata recuperata nelle prime ore del mattino dalle squadre di soccorso, dopo essersi fermata, colta dal buio, a 1.150 metri di altitudine mentre saliva al Monte Matajur. A lanciare l'allarme è stata una vicina di casa, in tarda serata, che non ha visto rientrare la donna dall'escursione. L'allerta è partito dalla polizia slovena e attraverso i Carabinieri è passato alle squadre del Soccorso Alpino (sloveno e italiano), della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco che si sono coordinate facendo campo base al valico di Stupizza. Le ricerche della donna hanno interessato i diversi versanti di salita alla montagna e al ritrovamento della sua bicicletta si sono concentrate lungo la cosiddetta via di Palma. Le squadre di soccorso si sono divise in due percorrendo in parte la via di Palma dal basso (dal valico di Stupizza) e dall'alto (dal Rifugio Pelizzo). Intorno alle due del mattino i soccorritori hanno sentito la donna rispondere ai loro richiami e l'hanno individuata, infreddolita. Aveva con sé il cellulare ma in quella zona non c'è rete. La via che aveva scelto di percorrere nel primo pomeriggio - spiega il Soccorso alpino - presenta un dislivello di 1400 metri e normalmente l'intero percorso, per escursionisti esperti, necessita di quattro-cinque ore di cammino per essere compiuto.
Colta da buio mentre sale Matajur, recuperata da soccorsi
Intervento nella notte di Cnsas, Gdf e Vigili del fuoco
17 febbraio 2020
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