Coronavirus:ragazzo cinese rientra,non a scuola per prudenza
A Gorizia. Preside, ci atteniamo a Miur, per noi può rientrare
04 febbraio 2020
Si era recato in Cina con la famiglia per festeggiare il Capodanno e da qualche giorno è rientrato a Gorizia. Volontariamente, però, non è tornato a scuola "per prudenza", anche se "sta benissimo" e non manifesta alcuna patologia, tanto meno legato al coronavirus. E' la vicenda di uno studente liceale di nazionalità cinese che risiede a Gorizia con la famiglia, raccontata dalla dirigente scolastica Anna Condolf, della scuola frequentata dal ragazzo. "Noi ci atteniamo alla circolare ministeriale - assicura Condolf - e questo nostro studente sarebbe potuto rientrare in classe, ma il ragazzo in ogni caso ha deciso di osservare prudenza". A fronte della richiesta avanzata al Ministero dell' Istruzione dai quattro governatori del Nord Italia, tra cui anche il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, in cui si chiede "in via del tutto precauzionale, un periodo di 14 giorni prima del rientro a scuola da parte degli studenti" giunti in Italia dalle aree affette della Cina, il polo liceale "Dante Alighieri" di Gorizia si attiene alla circolare ministeriale. "Ci siamo messi in contatto con lo studente e anche i compagni di classe gli hanno detto che sarebbe potuto rientrare se riteneva la scelta possibile - spiega la preside - probabilmente ha preferito diversamente". L'istituto ha sospeso per il momento i numerosi stage di perfezionamento linguistico in Cina per i propri studenti. "Questo consiglia la circolare. Dopo aver valutato la situazione - conclude Condolf - abbiamo stabilito una loro sospensione".