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Home / Cronaca / Irregolarità gara, sequestro spiaggia a Bibione

Irregolarità gara, sequestro spiaggia a Bibione

Funzionario d'accordo con gestore per 'allungare' termini

Irregolarità gara, sequestro spiaggia a Bibione
Il sequestro preventivo di un tratto di arenile di oltre 25.800 metri sul litorale di Bibione è stato eseguito oggi dalla Guardia di finanza di Venezia. Il reato ipotizzato è di occupazione abusiva di area demaniale marittima utilizzata per finalità turistico-ricreative. Sono stati denunciati due funzionari comunali di San Michele al Tagliamento per abuso d'ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e il concessionario per occupazione abusiva.
Le indagini, svolte sotto la direzione del Procuratore della Repubblica di Pordenone, hanno riguardato la verifica della regolarità della procedura di gara bandita nel giugno 2016 dal Comune per la nuova aggiudicazione della concessione demaniale marittima per l'utilizzo della spiaggia, già rilasciata nel 2011 a una società con sede nella provincia di Venezia, con scadenza a dicembre 2016. Dai primi accertamenti sono state rilevate irregolarità nel bando di gara che prevedeva l'obbligo per il vincitore di versare al concessionario uscente, entro 30 giorni dalla comunicazione di aggiudicazione, un indennizzo di 11 milioni di euro, corrispondente al valore dell'impresa titolare della concessione, stabilito sulla base di una perizia prodotta della società uscente.
Questa clausola, apposta senza che il Comune avesse verificato la congruità del valore di stima, era frutto di un accordo, ritenuto collusivo, tra il rappresentante della società uscente, interessato a mantenere la titolarità della concessione, e il funzionario comunale preposto, ed era finalizzato a scoraggiare la partecipazione di eventuali concorrenti alla gara. 
Dopo l'annullamento da parte del Tar di Venezia per il ricorso di un concorrente, il Comune di San Michele al Tagliamento avrebbe formalmente adeguato il bando di gara, reintroducendo però la medesima clausola, consentendo peraltro al concessionario di continuare a gestire la spiaggia fino all'estate del 2019 attraverso più provvedimenti di proroga provvisoria a firma di un funzionario comunale. Poiché anche il secondo bando di gara era stato impugnato dal concorrente, il funzionario responsabile del Comune di San Michele al Tagliamento avrebbe rilasciato, in accordo con il concessionario uscente, un provvedimento per estendere automaticamente la durata della concessione fino al 2033.
In realtà, l'imprenditore, secondo quanto accertato dalle fiamme gialle, era in possesso solo di una concessione temporanea e la procedura di rilascio della concessione del 2011, scaduta a dicembre 2016, è risultata non pubblicata e, pertanto, non avrebbe potuto ottenere l'estensione di ulteriori 15 anni.

 

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