Sisma Albania: almeno 650 feriti, sale a 21 il bilancio dei morti
Premier Rama, 'bisogna mantenere calma'
26 novembre 2019
E' di almeno 650 i feriti al momento il bilancio del forte terremoto che ha colpito la notte scorsa la costa nord dell'Albania. Sono 21 almeno i morti . Tra questi, due donne sono state trovate morte sotto le macerie di tre palazzine crollate a Thumana, una località a circa 40 chilometri a nord di Tirana. Un uomo è stato trovato morto sotto le macerie di un palazzo crollato a Durazzo. Sempre a Durazzo, sono stati trovati in un albergo crollato nella zona della spiaggia altri due corpi. Oltre a queste cinque vittime a Kurbin un uomo è morto dopo essersi gettato dal balcone per tentare di mettersi in salvo. Proseguono intanto le operazioni di soccorso sia a Durazzo sia a Thumana. Il premier albanese Edi Rama ha parlato su Facebook di "momenti drammatici, in cui bisogna mantenere la calma e stare vicini l'uno all'altro per affrontare questo colpo", sottolineando che "tutte le strutture dello Stato sono operative per salvare ogni possibile vita". Dall'Italia sono partiti i primi aiuti. Il premier Conte ha inviato aerei con delle unità speciali": lo ha annunciato su Twitter Rama. Anche la Grecia ha inviato aerei, ha aggiunto il premier, sottolineando che anche i presidenti francese Emmanuel Macron e turco Recep Tayip Erdogan hanno dato la loro disponibilità ad assistere il Paese. Dal Kosovo intanto sono partite le unità del genio. "Tutti gli amici dell'Albania si stanno attivando rapidamente", ha concluso Rama. "La mia fraterna vicinanza al popolo e allo Stato di Albania duramente provati dal gravissimo terremoto di questa notte. L'Europa al vostro fianco c'è. E ci sarà". Così su Twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. "Le immagini che arrivano da Durazzo sono devastanti. Siamo vicini ai nostri amici albanesi e pronti ad aiutarli in ogni modo": lo scrive in un tweet il ministro per gli Affari Europei Enzo Amendola.
Nella stessa zona colpita oggi dal terremoto erano avvenute due scosse importanti il settembre scorso: la prima di magnitudo 5,8 seguita da una di magnitudo 5,4, ha detto Stramondo. "Al momento non ci sono elementi per stabilire se esiste un legame fra l'evento di oggi e quei terremoti", ha osservato Michelini. In tutti i casi la zona colpita si trova ai margini fra la placca Africana, che spinge da Sud verso Nord, e quella Eurasiatica, che spinge in senso opposto; si genera in questo modo un movimento di compressione che genera i terremoti. Considerando la magnitudo importante del sisma avvenuto nella notte, era stato diramato l'allerta tsunami. "E' stato fatto per le coste albanesi e per quelle greche e italiane poiché l'Ingv è responsabile dell'allerta tsunami nel Mediterraneo", ha detto Stramondo. Lo tsunami non è avvenuto a causa della profondità del sisma. "Non sappiamo - ha osservato Michelini - se a livello locale possano essere avvenuti fenomeni di lieve entità, compresa fra 5 e 6 centimetri". E' stata invece molto forte la percezione del terremoto lungo tutta la costa italiana, da Trieste alla Puglia fino alla Campania e la Calabria, come indicano le mappe ottenute sulla base del servizio "hai sentito il terremoto?" dell'Ingv.
Il forte terremoto che nella notte ha colpito l'Albania è stato avvertito anche in Croazia, nella regione di Dubrovnik (sud), mentre la scossa di magnitudo 5.4 registrata stamane alle 10:20 nel sud della Bosnia si è sentita in tutta la Dalmazia. In meno di un'ora sono seguite altre due scosse minori, di magnitudo 3 e 3.3, anch'esse con epicentro nel sud della Bosnia e anch'esse avvertite in quasi tutta la Dalmazia. Il terremoto in Albania ha svegliato nella notte molti abitanti di Dubrovnik che sulle reti social raccontano che c'è stato un po' di panico nelle prime ore della mattinata quando sono giunte notizie delle scosse seguenti in Albania e in Bosnia. Il sisma non ha provocato danni in Dalmazia, ma la stampa ricorda che la zona è nota per essere sismicamente molto attiva e alcuni portali hanno pubblicato guide sul comportamento da adottare in caso di terremoti. Nelle ultime settimane l'area della catena montuosa delle Alpi Dinariche è stata colpita da varie scosse minori. La più forte di magnitudo 4.1 è stata registrata l'8 novembre scorso in Croazia, nel mare presso l'isola di Mljet, 40km da Dubrovnik.