Ferriera: Fim-Uilm-Usb, senza accordo sindacale no piano B
Sigle invitano operai a votare sì a referendum. Cgil non ci sta
03 gennaio 2020
"Attualmente non esiste un piano B. Senza accordo sindacale non ci può essere Accordo di Programma". E' quanto hanno affermato oggi Fim Cisl, Uilm, Failms e Usb invitando i lavoratori della Ferriera di Servola (Trieste) a votare a favore dell'approvazione del testo presentato dal gruppo Arvedi il 23 dicembre al ministero dello Sviluppo economico. Gli operai dello stabilimento siderurgico si riuniranno in assemblea il 7 gennaio e saranno chiamati a esprimersi con un referendum. Contraria all'accordo sindacale (propedeutico alla firma dell'Accordo di Programma) la Fiom-Cgil secondo cui sostanzialmente l'intesa ricalcherebbe il piano industriale presentato dalla proprietà a novembre e che prevede la chiusura dell'area a caldo dal 1 febbraio. "Non siamo in presenza di una alternativa", sostiene Umberto Salvaneschi (Cisl). "Sappiamo che nell'Accordo di Programma (che dovrà essere siglato dai ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, insieme con Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Autorita' del Mare Adriatico orientale e Gruppo Arvedi, ndr) ci sono ancora punti importanti da chiudere e da stabilire", ma non ci sono strade alternative. Quanto alla Fiom che ha scelto di abbandonare il tavolo, dice: "ha una posizione diversa e dovrebbe quindi motivare e individuare i percorsi che intravede e le possibilità che ha di realizzarli". Il nuovo accordo di programma prevede 417 lavoratori impiegati con i 180 milioni di euro investiti per il potenziamento dell'area a freddo da parte dell'azienda.