https://www.iltredici.it/amp/index.html
domenica, 24 novembre 2024 - ore 05:19
Scarica l'App il13
Ci trovi sul telecomando:
Numero 13
Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale
24/24 H
Numero 88
Triveneto
24/24 H
Numero 13
Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale
24/24 H
Numero 88
Triveneto
24/24 H
Home / Economia / Friulkiwi vuole crescere

Friulkiwi vuole crescere

Aggiornati gli impianti di conservazione e lavorazione, la cooperativa mette ora nel mirino il mercato asiatico

Friulkiwi vuole crescere
Terminato l’ampliamento, sviluppatosi in più annualità, per Friulkiwi, cooperativa agricola con sede a Rauscedo (costituita nel 1984), è tempo di bilanci operativi e progetti per il futuro. Il recente ammodernamento della struttura, di cui la nuova cella per il prodotto confezionato è l’anello finale, ha portato la Friulkiwi ad avere a disposizione una capacità frigorifera pari a 6.400 tonnellate complessive di prodotto di cui 200 tonnellate, circa, per il prodotto confezionato, congiuntamente a una linea di calibratura completamente automatica e diverse linee di confezionamento. Tutto ciò finalizzato alla conservazione, confezionamento e commercializzazione del prodotto dei propri soci che hanno le loro sedi aziendali, principalmente, nelle provincie di Udine e Pordenone.
Il presidente, Juri Ganzini, afferma con soddisfazione: «A oggi, la base produttiva è composta da 120 soci con una superficie totale di circa 300 ettari. La quasi totalità della produzione è venduta al di fuori dell’Europa, principalmente in Nord America, ma anche in Australia e Nuova Zelanda (terzo produttore mondiale!). Ad ampliamento completato, ora la cooperativa guarda all’Asia, mercato estremamente interessante per l’actinidia, senza perdere di vista la sostenibilità e il miglioramento della qualità. Per tale ragione la Friulkiwi, da ormai un decennio, fornisce gratuitamente le piante di actinidia ai nuovi produttori che desiderino mettere a dimora nuovi impianti purché si associno alla cooperativa senza, per questo, trascurare i produttori esistenti non associati ai quali è in grado di offrire diverse opportunità di relazione commerciale. Non bisogna dimenticare, inoltre – conclude Ganzini -, che una concentrazione del prodotto friulano in un'unica struttura avrebbe il doppio vantaggio di dare risposte concrete al territorio (in alternativa ai seminativi, a esempio) creando, nel contempo, nuovi posti di lavoro». 
0 Commenti
Invia questa pagina ad un tuo amico
I campti contrassegnati con * sono obbligatori