Previste misure per maternità e paternità professionisti
15 febbraio 2020
La Giunta regionale, su proposta dell'assessore al Lavoro e alla Famiglia, Alessia Rosolen, ha approvato il nuovo regolamento su misure, criteri e modalità per la promozione di interventi diretti a consentire a professioniste e professionisti di conciliare le esigenze lavorative con quelle della maternità e della paternità. Lo annuncia la Regione Fvg. Destinatari del provvedimento - si legge in una nota - sono professionisti con responsabilità genitoriale, residenti in Fvg, che esercitano nel territorio regionale. Tra le attività introdotte, l'inserimento tra i beneficiari dei prestatori di attività professionali non ordinistiche e l'eliminazione dai requisiti di accesso del limite di età (che era di 45 anni) e del valore Isee del nucleo familiare (che era di 35mila euro), sostituito dalla graduazione dell'intensità contributiva secondo il reddito netto professionale. Si va da un 30% delle spese ammissibili (per redditi sopra i 40mila euro) al 60% (nessuna dichiarazione di fatturato) fino all'80% nel caso in cui il professionista attivi un rapporto di sostituzione/collaborazione con un professionista iscritto da non più di 12 mesi all'Ordine o al Collegio. Infine, se la domanda di contributo è presentata per interventi di conciliazione riferiti al minore con handicap grave le percentuali di contributo sono elevate rispettivamente del 10%. Altre modifiche regolamentari - spiega la Regione - ampliano le possibilità di sostituzione o collaborazione autonoma con altro soggetto professionale. Inoltre per la nascita di un figlio è stato ampliato il periodo di fruizione dell'intervento di conciliazione, anticipando al mese precedente la data presunta del parto la possibilità di attivare il rapporto di sostituzione o collaborazione. Un'ulteriore novità - rileva la nota - è data dai contributi per il professionista che decide di fruire di servizi di baby sitting in presenza di figli fino a tre anni o, se minore con handicap grave, fino a otto anni. In generale, il regolamento dà la possibilità di presentare, entro i primi 3 anni di vita del bambino, un massimo di 3 domande di contributo per ciascun figlio fino al raggiungimento del limite massimo di contributo pari a 6mila euro. Le risorse attualmente disponibili nel triennio per i contributi ammontano a 160mila euro, di cui 80mila per il 2020 e 40mila per il 2021 e il 2022.