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Montagna: Zannier, creare le occasioni per rivitalizzare le vallate

Montagna: Zannier, creare le occasioni per rivitalizzare le vallate
 “Creare le condizioni affinchè non solo si riargini lo spopolamento delle nostre montagne, ma proprio la montagna, che ricopre buona parte del territorio del Friuli Venezia Giulia, nella quale risiedono le minoranze linguistiche, ricchezza per la nostra comunità, divenga un’occasione di crescita, riscoperta, rilancio di aree di alto interesse culturale, e non solo ambientale e paesaggistico”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali, con delega alla Montagna, Stefano Zannier, intervenendo al Teatro Ristori di Cividale alla 57.edizione della Giornata del migrante, dedicata alle associazioni e sodalizi di lingua slovena. Che raggruppano appartenenti alla minoranza linguistica residenti nella val Canale, e nelle valli di Resia, del Torre e del Natisone.
Zannier, ha preso la parola dopo i saluti del sindaco di Cividale del Friuli, Stefano Balloch, del Ministro della Repubblica di Slovenia per gli sloveni nel mondo, Peter Cesnik, e di Saverio Lo Russo, del Dipartimento affari regionali e autonomie del Consiglio dei Ministri, per ribadire che –“la sfida della Regione è quella di mettere assieme tutto quello che può creare una forza positiva per risollevare la montagna”.
“Le minoranze – ha aggiunto – danno quel senso di comunità e riescono a gestire i rapporti intersociali sul territorio, ma tutto questo non è sufficiente per riuscire a mantenere vivo un tessuto vitale su territori così fragili come quelli montani”.
“Ma è altrettanto vero – ha precisato Zannier – che il sostegno a queste comunità, da solo non è sufficiente a tutelare la presenza in montagna: la sfida è invece quella di riuscire a mettere a sistema le migliori proposte le migliori pratiche che vengono realizzate”.
“Perché l’obiettivo – ha concluso – non dev’essere quello di salvare la montagna tout court, perché ci troveremmo di fronte alla crisi dello spopolamento: occorre pensare di richiamare, specialmente i giovani, a vivere in montagna, per rivitalizzare quella rete di economia sostenibile e di attività che l’hanno resa e la mantengono tuttora attrattiva”.
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