"Servono controlli stringenti perché in Italia giungono prodotti a rischio": lo ha affermato il presidente di Coldiretti Pordenone Matteo Zolin in relazione ai casi di peste suina riscontrati in Veneto. "I nostri allevamenti - prosegue Zolin, che è anche consigliere nazionale di Anas (Associazione nazionale suinicoltori) - sono sottoposti a decine di controlli severi e rigorosi per garantire qualità e sicurezza alimentare. Le frontiere - aggiunge Zolin - sono però un colabrodo. Questa situazione provoca un rischio per la salute dei consumatori e una concorrenza sleale per gli allevatori italiani". "Le nostre manifestazioni al Brennero - ricorda il presidente della Coldiretti Pordenone - con il blocco dei Tir per dimostrare che entrano derrate alimentari e tra queste carni di dubbia provenienza dall'estero, non sono di oggi. Quanto è successo a Padova è un esempio dove gli organi di controllo hanno fatto un ottimo lavoro, ma bisogna tenere alta l'attenzione per assicurare la trasparenza e la tracciabilità". I casi di peste suina riscontrati nella vicina Serbia non fanno dormire sonni tranquilli agli allevatori". "Stavamo vivendo - evidenzia Zolin - un periodo in cui il mercato ci stava facendo recuperare le difficoltà che il comparto aveva pagato per anni. Quanto è successo in questi giorni, ci mette ancora una volta in balia delle quotazioni altalenatati che provocano instabilità e difficoltà nella programmazione aziendale. Quello che chiediamo - conclude Zolin - è coraggio alla politica con controlli uguali per tutti a livello europeo e per i prodotti che entrano in Italia".
Peste suina: Coldiretti Pordenone, mantenere alta attenzione
23 gennaio 2020
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