Prosecco: a Londra petizione al governo per 'bancomat'
Produttori Doc preannunciano iniziative legali
08 febbraio 2020
Non un'iniziativa estemporanea a base pubblicitaria, ma un argomento che è diventato il tema di una vera e propria petizione rivolta al governo inglese. Il "bancomat del Prosecco" installato in una via centrale di Londra ad opera della vineria "Vagabond Wine", di cui la stampa ha iniziato a parlare in questi giorni e che ha indotto il Consorzio di tutela del Prosecco Doc ad annunciare azioni legali per frode verso i consumatori inglesi, in base a quanto si sta verificando nei social network britannici sembra trasformarsi in un vero braccio di ferro. "Fino a quando - si legge nel testo della richiesta con raccolta di firme online - i cittadini inglesi saranno privati del diritto di godersi un calice di spumante da distributori automatici in luogo pubblico? Poniamo fine a questa ingiustizia e incentiviamo l'installazione di 'Automatic bubble machine' nelle strade principali". Per i produttori di Prosecco Doc questo modo di somministrazione è invece "contrario al disciplinare" in quanto il consumatore non può avere visione dell'autenticità del prodotto acquistato attraverso l'etichetta e la fascetta della bottiglia. Il Consorzio aveva preannunciato ieri iniziative legali "contro chiunque, in Italia e all'estero, continuerà a somministrare del vino alla spina vendendolo come Prosecco, cosa non ammessa in alcun modo dal disciplinare vigente".