Turismo: De Poli, pronto ddl Pro loco. Iter semplificati
Sono 6200, tra sagre e fiere producono tesoretto da 2,1 mld
11 febbraio 2020
Un disegno di legge per valorizzare le attività delle Pro loco in Italia, oltre che di associazioni ed enti del terzo settore, per riconoscerne la natura e semplificare le procedure nell'organizzazione di sagre e altre manifestazioni temporanee. A presentarlo è il senatore Udc Antonio De Poli, primo firmatario del provvedimento sottoscritto da tutte le forze politiche. Secondo l'ultimo rapporto della Cgia di Mestre, le Pro loco in Italia sono circa 6200 e nel 2018 hanno organizzato 110 mila eventi, di cui 20 mila sagre e fiere, producendo così un 'tesoretto' di 2,1 miliardi, dando lavoro a 10.500 persone. "L'obiettivo del ddl è valorizzare il nostro patrimonio culturale, è una battaglia che non ha colori politici - ha detto De Poli illustrando il provvedimento in una conferenza stampa al Senato - Ci sono valori che appartengono a tutti, come quello del volontariato che non ha appartenenze politiche". Nel ddl formato da 4 articoli, si definisce chi sono e cosa fanno le Pro loco e si introduce la possibilità che 'basti' una segnalazione certificata di inizio attività per sagre o altri eventi di spettacolo dal vivo (la cosiddetta Scia) con un massimo di 500 persone simultaneamente, anziché l'attuale licenza del sindaco. Inoltre si chiede che l'autorizzazione e le verifiche necessarie valgano 5 anni, e non 2 come succede ora. La Scia può essere presentata on line o direttamente agli uffici competenti. "Si tratta di 4 articoli di buon senso che non vanno a intaccare la sicurezza, ma piuttosto servono a evitare spese in più", ha detto il presidente Antonino La Spina, presidente dell'Unione nazionale Pro loco d'Italia. Per De Poli, "una piccola sagra di paese non può essere paragonata a un grande concerto con migliaia di persone, perciò con il ddl intendiamo raggiungere alcuni obiettivi chiari e semplici".