Che cosa ha significato essere ebrei in uno dei momenti più complicati della storia italiana quando si affermò la dittatura fascista con conseguenze drammatiche per il paese, sarà il tema della conversazione che l’Associazione Italia-Israele del Friuli presieduta da Giorgio Linda ha organizzato per martedì 26 novembre alle ore 18 nella sala del caffè Caucigh di via Gemona a Udine. Ospite e protagonista dell’incontro sarà Graziella Jacchia Cosattinimoglie del compianto avvocato Alberto figura di spicco nella storia della città di Udine e appartenente a una delle grandi famiglie della Resistenza. Graziella Jacchia, la cui famiglia di origine ebraica aderì da subito all’antifascismo, era ancora bambina quando subì in prima persona le conseguenze dell’infamia delle leggi razziali che, tra l’altro, stroncarono la carriera di suo padre Mario, affermato compositore e direttore d’orchestra anch’egli componente di una famiglia che ha avuto un ruolo di primaria importanza nella lotta alla dittatura. Graziella Jacchia Cosattini commenterà il filmato in cui ripercorre le vicende di due famiglie, entrambe strettamente collegate al mondo ebraico, in un momento storico di cui, come sostiene, “non si può perdere la memoria”.
GRAZIELLA JACCHIA COSATTINI RACCONTA LA SUA FAMIGLIA EBRAICA IN UNO DEI MOMENTI PIU’ DRAMMATICI DELLA STORIA ITALIANA
25 novembre 2019
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