Va al bulgaro The Father di Kristina Grozeva e Petar Valchanov il premio come miglior lungometraggio al Trieste Film Festival. L'elaborazione di un lutto attraverso il viaggio sgangherato di un padre e di un figlio, tra sensi di colpa e legami da riallacciare, si impone al 31/o appuntamento italiano dedicato al cinema dell'Europa centro-orientale, diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo. Premiato come miglior documentario The Euphoria of Being dell'ungherese Réka Szabó, sulla figura di Éva Fahidi, unica della sua famiglia ad aver fatto ritorno dal campo di sterminio di Auschwitz Birkenau e oggi protagonista di una performance teatrale sulla sua vita. Tra i cortometraggi vince il bielorusso Lake of Happiness di Aliaksei Paluyan. Mentre va all'attrice Kasia Smutniak l'Eastern Star Award 2020, assegnato a una personalità del mondo del cinema che ha gettato un punto tra il cinema dell'Europa dell'est e quello dell'Europa dell'ovest. A ottenere un riconoscimento sono stati, tra gli altri, anche La strada per le montagne di Micol Roubini (Premio Corso Salani) e Forman vs Forman di Helena Třeštíková e Jakub Hejna (Premio SkyArte). The Euphoria of Being vince anche il Premio Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.
Cinema: al bulgaro The Father il Trieste Film Festival 2020
Assegnato a Kasia Smutniak l'Eastern Star Award
21 gennaio 2020
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