01 gennaio 2020
Inaugurata al Museo Civico di Storia Naturale Silvia Zenari di Pordenone in Via della Motta n.16, l'esposizione delle opere prodotte dai detenuti della Casa Circondariale di Pordenone durante il periodo estivo.
L’esperienza di questi anni ha fatto emergere l'importanza delle proposte di tipo culturale artistico
in ambito carcerario, come peraltro confermano esperienze analoghe in tutto il territorio Nazionale.
L'obiettivo, in una logica di educazione permanente, si prefigge di sollecitare le persone arricchendone
l'esperienza con incontri, spettacoli musicali, teatrali, confronto con scrittori, la messa a disposizione di
libri, l'offerta di un laboratorio di scrittura narrativa e creativa, la proposta di laboratori artistici per
sperimentare diverse tecniche di espressione. Si propongono vari modi di esprimersi per concorrere
all'elaborazione di una maggiore consapevolezza di sé suggerendo nuovi modi di essere e percepirsi dei
beneficiari attrezzandoli ancor di più per il cambiamento. Nel nostro carcere queste attività consentono
anche di alleggerire anche le condizioni logistiche della vita carceraria.
I lavori in mostra sono stati prodotti nel corso dei laboratori di “Progettazione manifesti
pubblicitari” e “Architettura e design”, rispettivamente condotti dalle docenti Elena Gaglioti e Mila
Marzotto. La collettiva intreccia i tre settori attraverso una esposizione che mette in risalto le peculiarità di
ogni singolo progetto, puntando ad una rilettura dell'attuale luogo di appartenenza detentivo con l'idea di
proporre delle competenze spendibili nel proprio futuro di persone libere. Altre opere sono frutto del
laboratorio “Tecniche di mosaico” promosso dall'ente formativo Arsap della Regione FVG, con le docenti
Dagmar Friedrich e Carolina Zanelli.
Il percorso espositivo, arricchito con alcune letture e da un momento musicale, è stato presentato
dalla dottoressa Alessandra Santin. Sono intervenuti l'assessore alla cultura Pietro Tropeano, che con
l’assessorato ai servizi sociali retto dall’ assessore e vicesindaco Eligio Grizzo sostengono l’iniziativa e il
direttore del carcere Alberto Quagliotto.
Alla mostra, giunta al nono appuntamento hanno collaborato oltre al comune , il Servizio sociale dei
Comuni dell'Ambito Territoriale Noncello, gli operatori della Casa Circondariale di Pordenone,
l'Associazione I Ragazzi della Panchina Onlus, l'Arsap ente di formazione professionale del FVG e il
Fondo Sociale Europeo in Friuli Venezia Giulia.
La mostra sarà aperta e visitabile gratuitamente fino al 5 gennaio 2020 da mercoledì a domenica dalle 15 alle 19