"Questo importante investimento conferma uno dei pilastri della riforma: gli ospedali devono avere dei mandati perché non tutte le strutture ospedaliere possono fare tutto. La nuova risonanza magnetica qualifica il presidio di Gorizia nella prospettiva della sua specializzazione".
Così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, si è espresso stamane a Gorizia durante l'inaugurazione della nuova apparecchiatura di risonanza magnetica, il cui collaudo definitivo è stato firmato venerdì scorso dal direttore della struttura complessa di radiologia, Piero Pellegrini.
"La specializzazione degli ospedali - ha affermato Riccardi - va a beneficio sia dei cittadini, perché consente di orientare i flussi laddove c'è una maggiore adeguatezza nella risposta alla richiesta di prestazioni di cura, sia dei professionisti in quanto consente loro di fare scelte adeguate rispetto alle proprie competenze".
L'apparecchiatura di risonanza magnetica è stata completamente rinnovata ed aggiornata con un investimento di 500mila euro che ha consentito di intervenire sulla macchina e sul software, migliorandone le prestazioni.
A seguito di alcuni malfunzionamenti, nel marzo 2019 è stato dapprima sostituito il magnete, ancora in garanzia, e successivamente, ad agosto, sono iniziati i lavori di razionalizzazione e di messa a norma dell'area dedicata alla risonanza magnetica per adeguarla alle nuove normative Inail e antincendio, con opere concluse a metà ottobre.
Subito dopo sono iniziati i lavori di aggiornamento tecnologico della risonanza magnetica che ora, come ha riferito Pellegrini, è passata da modalità analogica a digitale, con una migliore qualità e velocità degli esami e una ricaduta positiva anche sui flussi di lavoro.
La risonanza magnetica così aggiornata consente ora di effettuare esami diagnostici precoci sul tumore alla prostata - fattore che qualifica ulteriormente la struttura di urologia già altamente specializzata presso il nosocomio goriziano - e amplia il numero degli apparati anatomici studiabili che ora sono encefalo, midollo spinale, rachide vertebrale, cervico, dorso, lombare, collo e tronchi sovraortici, cuore, aorta toracica e addominale, vasi periferici, fegato e vie biliari, pancreas, milza, reni, utero e ovaie, intestino e retto, prostata e testicoli e, infine, apparato muscoloscheletrico.
Grazie alla nuova tecnologia digitale ci sarà un risparmio di 40mila euro l'anno sul monitoraggio in remoto degli esiti degli esami.
"Una risposta di eccellenza - ha chiosato il vicegovernatore - che vede impegnati tutti i professionisti verso il raggiungimento di modelli organizzativi coerenti con la dimensione ospedaliera e territoriale del sistema salute".
Alla presentazione della nuova risonanza hanno preso parte, tra gli altri, il commissario unico dell'Aas 2 Bassa Friulana Isontina, Antonio Poggiana, il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna e l'assessore comunale al welfare, Silvana Romano.