L'esame con urgenza della delibera proposta dai consiglieri Mauro Bordin e Diego Bernardis (Lega) inerente la promozione di conflitto di attribuzione nei confronti del Parlamento avverrà domani alle 14 in V Commissione consiliare. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo, presieduta da Piero Mauro Zanin. Un'ora dopo sarà l'Aula ad approfondire la proposta, collegata alla promozione dell'iniziativa referendaria per l'abolizione del metodo proporzionale nelle elezioni di Camera e Senato, depositata alla Corte di Cassazione il 30 settembre dal Friuli Venezia Giulia con Veneto, Piemonte, Lombardia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Liguria. La Corte l'ha dichiarata conforme il 20 novembre e ha fissato la discussione sulla ammissibilità del referendum abrogativo per il 15 gennaio. Tra i requisiti richiesti per superare il vaglio di ammissibilità della Corte Suprema - spiega in una nota Bordin - vi è quello relativo alla necessità che la normativa risultante dal referendum eventualmente approvato sia autosufficiente e dunque sia scongiurato il rischio che gli organi costituzionali o di rilevanza costituzionale possano essere esposti alla eventualità, anche solo teorica, di paralisi di funzionamento. La delibera sottoposta al Consiglio regionale è indirizzata a sollevare, da parte del Consiglio con gli altri Consigli coinvolti, conflitto di attribuzione nei confronti del Parlamento affinché si dichiari che quest'ultimo non può esimersi dall'adottare una legislazione che imponga la sospensione degli effetti del referendum approvato in quanto riferito a una legge elettorale costituzionalmente necessaria. La conferenza dei capigruppo ha stabilito, poi, che le sedute d'Aula dal 28 al 30 gennaio e il 3 e 4 febbraio saranno dedicate all'esame dei disegni di legge noti come Semplifica e SviluppoImpresa.