Hrw, caso Regeni ha aperto occhi su Sisi e orrori dittatura
Portavoce:'Ha ricordato a Italia che non aveva legge su tortura'
19 novembre 2019
"Il caso terribile di Giulio Regeni - ha detto il portavoce europeo di Human Rights Watch (Hrw), Andrew Strohlein - da un lato ha ricordato all'Italia di non avere una normativa specifica contro la tortura", cosa che ha creato qualche problema giuridico. "Dall'altro ha aperto gli occhi degli italiani e degli europei, smemorati, sulla tragica realtà dell'Egitto e di altri Paesi, sprofondati in dittature ancora peggiori dopo la Primavera araba e dove la tortura e l'omicidio sono routine". "Il regime di Sisi è atroce, l'omicidio e la tortura sono all'ordine del giorno", ha detto. E anche l'idea di molti Paesi occidentali che il regime egiziano possa comunque portare stabilità è "profondamente sbagliata". Il terrore - ha spiegato Strohlein, in visita a Roma - è generalizzato e non credo ci sia una sola famiglia egiziana che non abbia avuto qualcuno rapito, torturato o ucciso" dalle forze di sicurezza di Sisi, tutto "in nome della lotta al terrorismo". Questo porta tensione, risentimento e rabbia e il regime, su questi presupposti, secondo il dirigente di Human Rights Watch, "non può durare troppo a lungo".