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LA POLITICA IN FRIULI VENEZIA GIULIA NEL 2019

LA POLITICA IN FRIULI VENEZIA GIULIA NEL 2019

   Il 2019 della politica si apre il 10 gennaio con il governatore Massimiliano Fedriga che parla in diretta dalla sua pagina Facebook per aggiornare cittadini e organi di informazione sull'andamento delle trattative con il Governo per il rinnovo degli accordi finanziari, mentre l' 11 gennaio si tiene vertice a Trieste con gli assessori regionali Bini, Scoccimarro, Pizzimenti e Zannier, durante il quale le direzioni regionali competenti si impegnano a presentare nell'arco di una settimana le priorità di intervento rientranti nei 43 milioni di euro stanziati dalla Regione per i territori del Friuli Venezia Giulia colpiti dal maltempo di fine ottobre (uragano Vaja). All'inizio dell'anno, il presidente della Regione Fedriga annuncia di volere una 'stretta' sull'immigrazione e si pronuncia - tra le critiche dell'opposizione - per un no all'accoglienza diffusa dei richiedenti asilo e un sì a favore dei rimpatri dal Cpr di Gradisca d'Isonzo. Sempre nel mese di gennaio, sale alla ribalta nazionale e fa molto discutere il caso del vicesindaco di Trieste Paolo Polidori, che butta nella spazzatura le coperte di un clochard, poi posta sui social il suo gesto, commentando "Tolleranza zero, Trieste la voglio pulita". Nel mese di febbraio, al centro dell'agenda si pone la rinegoziazione del Patto Stato/Regione che, illustrato dal governatore in Aula, si preannuncia per la maggioranza di governo come "un accordo storico per il Friuli Venezia Giulia, grazie alla Lega e al gran lavoro dello stesso presidente. L'intesa con il Governo permetterà di risparmiare 834 milioni di euro dei cittadini e riaffermare l'autorevolezza della nostra specialità". Levata di scudi dai banchi dell'opposizione. Forte polemica in aprile per la Festa della Liberazione, quando a Trieste, per alcune posizioni espresse dall'Anpi e da sigle di sinistra, aleggia la possibilità che si possa svolgere una doppia manifestazione. Fedriga, da parte sua, annuncia che nonostante le polemiche il 25 aprile sarà in Risiera, "perché - afferma - esiste una memoria di tutti e non solo una memoria che ha le bandiere rosse''. Ancora polemiche su Fedriga, quando il governatore partecipa al Congresso sulla Famiglia a Verona, anche in questo caso tra gli strali del centrosinistra, che organizza una contromanifestazione. Sempre in aprile scoppia, invece, un caso che diviene in breve nazionale e internazionale (ne parla la stampa di tutto il mondo), quando gli atleti africani non vengono invitati a partecipare alla "Half Marathon Runners" di Trieste. L'Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione esprime sconcerto per le dichiarazioni del presidente dell'associazione organizzatrice della mezza maratona di Trieste, secondo le quali non saranno invitati a partecipare alla gara atleti provenienti dal continente africano in ragione dello "sfruttamento" di cui sarebbero soggetti dalle agenzie che si occupano delle pratiche relative alla loro partecipazione alle gare. L'organizzazione, alla fine, fa un passo indietro, giudicato da molti osservatori 'doveroso', ma anche 'tardivo'. Il 26 maggio 118 Comuni della regione vanno al voto per il rinnovo del consiglio comunale e l'elezione del sindaco. Turno di ballottaggio programmato per il 9 giugno. Dopo i risultati delle elezioni europee, tenutesi lo stesso giorno con la Lega oltre il 40 %, il centro sinistra temeva un'onda dirompente, che però non si verifica, confermando come le logiche delle elezioni amministrative in Friuli Venezia Giulia siano molto legate al territorio e alla dimensione locale. In maggio sul centro di raccolta dei richiedenti asilo della ex caserma Cavarzerani di Udine, le opposizioni chiedono un chiarimento immediato a Governo e Regione dopo la notizia del trasferimento nella caserma di alcune famiglie di migranti con donne e bambini piccoli, fino a quel momento gestite in appartamenti da associazioni. Sicurezza e immigrazione si confermano al centro dell'agenda politica, con tensioni continue tra la maggioranza e i suoi avversari. Anche il Porto di Trieste è sempre al centro delle cronache. A maggio, dopo l'accordo tra l'Autorità portuale e la compagnia cinese China Communication Construction Company - CCCC per lo sviluppo della logistica verso la Cina e il centro Europa, Fedriga intervenendo al Far East Film Festival di Udine sottolinea che "il Memorandum di intesa Italia - Cina per la Nuova via della Seta potrà portare al Friuli Venezia Giulia opportunità per il settore agroalimentare e per il turismo". Nel mese di giugno provoca scalpore la rimozione dalle sedi della Regione dello striscione "Verità per Giulio Regeni". Protestano le associazioni e i gruppi che in questi anni si sono mobilitati e raccolti attorno alla famiglia del giovane ricercatore di Fiumicello, per sostenere la richiesta di verità e giustizia a favore del loro figlio e fratello, considerando inaccettabile la scelta del presidente della Regione. Tra varie polemiche, l'attenzione delle istituzioni nazionali al caso e l'individuazione da parte della Procura di Roma dei presunti responsabili della morte di Regeni, l'anno si chiude tuttavia senza alcuna novità pratica. In luglio, invece, di nuovo immigrazione e misure per contenerla sono al centro di un'altra battaglia tra maggioranza e opposizione, sulla scia di alcune dichiarazioni di Fedriga, pronunciate al Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen. Il governatore parla di misure più forti di controllo dei confini, fino alla sospensione di Schengen o alla creazione di barriere fisiche tra Italia e Slovenia, ipotesi lanciata dal ministro dell'Interno Salvini. E' bagarre, nonostante Fedriga puntualizzi che "l'impiego di barriere fisiche lungo i confini con la Slovenia è un'ipotesi che prenderemo inconsiderazione solo nel caso in cui le altre misure messe in campo non risultassero sufficienti a contrastare il fenomeno dell'immigrazione illegale". Il 27 agosto, la maggioranza regionale traccia un "bilancio positivo" di un anno di governo. Il centro destra si dichiara soddisfatto per "la riforme già avviate della sanità e degli enti locali, la prima nel solco dell'ottimizzazione delle risorse e la specializzazione delle strutture ospedaliere, il taglio degli sprechi e il potenziamento dei servizi, la seconda nel segno della condivisione e non dell'imposizione dall'alto, per ridare autonomia e dignità agli enti sovracomunali di area vasta". Strali da parte delle opposizioni, che anche in questo caso promettono battaglia. In agosto, la sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, annuncia l'intenzione di affidare al Garante per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza il compito di monitorare nelle scuole gli insegnanti "di sinistra". La senatrice Tatjana Rojc (Pd) e la vicepresidente del Gruppo Pd al Senato Simona Malpezzi, presentano una interrogazione al ministro istruzione Bassetti. In settembre, intorno alla stessa Cisint, il mondo politico regionale si raccoglie, scosso dalle minacce di morte fattele pervenire. Insorge anche la parte politica 'avversaria', con Debora Serracchiani (Pd), che dice "Diamo tutti una mano a invertire la rotta prima che sia troppo tardi". Nel mese precedente, invece, fa discutere la decisione del Comune di Trieste di avvalersi di steward urbani per potenziare le attività di presidio del territorio. "Il Friuli Venezia Giulia anche in virtù delle iniziative promosse dall'Esecutivo regionale, sta adottando nuovi e sempre più efficaci strumenti a tutela della sicurezza dei cittadini", dichiara l'assessore regionale a Sicurezza e Immigrazione Pierpaolo Roberti. Tornando a settembre, inaugurazione a Trieste di una statua raffigurante Gabriele D'Annunzio, nel centenario della cosiddetta "marcia di Ronchi" con cui il poeta-soldato diede inizio all'impresa di Fiume. Si scatenano le discussioni tra i politici 'pro' e quelli 'contro'; polemiche con le autorità croate. In dicembre la maggioranza si dice soddisfatta della seconda finanziaria, appena approvata non senza confronti e discussioni. La Giunta dice di "aver rivolto grande attenzione alla sfera della famiglia, ribadendo anche la volontà di essere al fianco delle imprese, al mondo dell'associazionismo e del volontariato. Senza dimenticare il rapporto con il territorio, l'ascolto dei sindaci e dei rappresentati delle comunità locali". L'opposizione, in testa il Pd, ma anche il M5S, Open Fvg e Patto per l'Autonomia giudicano la manovra finanziaria insufficiente a fare fronte a una crisi "che picchia duro" e "priva di innovazione". Sull'onda del movimento sorto a livello nazionale e diffusosi a macchia d'olio nel corso dell'autunno, nascono anche in regione le sardine, che organizzano partecipate e ordinate manifestazioni di piazza nei principali centri della regione, contro "una politica che alimenta discorsi di odio e discriminazione". A novembre, fa molto discutere a Udine la decisione della Giunta comunale di Udine, guidata dal leghista Pietro Fontanini, di negare l'utilizzo di una sala comunale per un convegno dedicato al fine vita, organizzato dall'associazione "Per Eluana". Nello stesso mese, la maggioranza regionale approva una nuova riforma degli enti locali (ddl n.71) che l'esecutivo definisce "condivisa con il territorio e innovativa". Prevede l'istituzione di enti intermedi elettivi, gli Enti di decentramento regionale, con amministratori votati direttamente dai cittadini: un obiettivo che la Giunta regionale ritiene prioritario "per ripristinare quel sacrosanto principio, eliminato dal Pd attraverso le Uti, che assegna agli elettori il diritto di scegliere i propri rappresentanti e di revocarne la fiducia". Dai banchi delle opposizioni, il Patto per l'Autonomia definisce la riforma un "maldestro tentativo di reintrodurre le Province attraverso l'istituzione degli Edr". Sempre a novembre, fa discutere la decisione della maggioranza del Comune di Trieste di considerare 'non urgente' una mozione che chiede di esprimere solidarietà alla senatrice Liliana Segre, superstite dell'Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, divenuta bersaglio di frasi e atteggiamenti antisemiti e razzisti. Il Pd e tutto il centrosinistra abbandonano l'aula. In una visita in Israele, Fedriga getta acqua sul fuoco dicendo che combattere l'antisemitismo è necessario, ma precisa che "occorre superare una certa ipocrisia occidentale per cui tutti a parole combattono l'antisemitismo, facendo poi dei distinguo su Israele". In novembre, forte maltempo su tutta la regione: le località più colpite sono Grado, Lignano e Pordenone. E, il vicegovernatore Riccardo Riccardi anticipa che nel 2020 la Regione investirà ulteriori 100 milioni per la salvaguardia del territorio.

 
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