15 gennaio 2020
"Mentre il Partito democratico si terrorizza per l'uso del termine fototrappole, la Giunta regionale interviene concretamente per la realizzazione del nuovo Ufficio immigrazione di Trieste".
Lo afferma in una nota Antonio Calligaris, consigliere regionale della Lega, durante la discussione in VI Commissione per un parere al disegno di legge 78 su Disposizioni concernenti la realizzazione di nuovi locali della questura di Trieste.
"L'Ufficio immigrazione della città di Trieste, porta italiana della rotta balcanica è di cruciale importanza - aggiunge Calligaris - anche alla luce dello spostamento di sede della Commissione territoriale da Gorizia al capoluogo giuliano".
"Lo Stato ha accantonato, in questi mesi di Governo giallorosso, una politica di confine attenta al flusso migratorio, abdicando anche ad avere un ruolo nelle crisi internazionali come quella in Libia - prosegue l'esponente leghista -. La Regione, con questo provvedimento, risponde ai cittadini del Friuli Venezia Giulia che chiedono maggiore sicurezza e controllo dei confini; il suo intervento è quindi dovuto alla particolare natura dell'emergenza. L'Amministrazione Fvg si sostituisce allo Stato come stazione appaltante, finanziando con 1,5 milioni di euro i locali della Questura di Trieste".
"Questa azione - conclude Calligaris - si aggiunge ad altre scelte importanti intraprese dall'attuale Amministrazione regionale, come l'accordo per le pattuglie miste, i droni e le fototrappole, volte a garantire il controllo dei confini e la sicurezza dei cittadini".