Dopo una prima verifica sull'entità dei danni causati dal maltempo nella notte scorsa, effettuata assieme ai vertici della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, il governatore Massimiliano Fedriga, di concerto con il vicegovernatore delegato alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, ha chiesto lo stato di emergenza nazionale a fronte delle criticità riscontrat
Ad essere colpite sono in particolare le zone costiere e quelle
contermini: dal centro storico di Grado ad Aquileia, oltre a Latisana, Villaggio del Pescatore nel comune di Duino Aurisina, alcune zone di Monfalcone e Trieste dove si sono verificati allagamenti e danni conseguenti alla mareggiata. La situazione è ora sotto controllo.
"Da una prima ricognizione - afferma Riccardi - ad avere subito i danni maggiori sono i privati che hanno le abitazioni in prossimità delle zone costiere, le infrastrutture e i natanti coinvolti dagli effetti del maltempo. Il forte vento, infatti, ha amplificato la forza del mare che ha portato al verificarsi di diffusi fenomeni di acqua alta".
Nel corso della notte, accanto ai tecnici della Protezione civile sono intervenuti circa cento volontari, con un dispiegamento di una quarantina di mezzi, per aiutare la popolazione che aveva subito allagamenti in appartamenti e cantine.
"La valutazione complessiva dei danni - conferma il vicegovernatore Fvg - continuerà durante la giornata. Tra domani e venerdì procederemo a una ricognizione generale della situazione".
"L'attenuarsi dei fenomeni meteorologici - sostiene Riccardi - ci porta a dire che la situazione sta tornando verso la normalità e le varie situazioni di crisi sono ora sotto controllo. Nel corso della giornata i tecnici della Protezione civile continueranno il monitoraggio delle zone coinvolte e - conclude il vicegovernatore Fvg - nei prossimi giorni avremo un'idea precisa dell'entità dei danni subiti".