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Minoranze: Roberti, sloveni Gorizia esempio integrazione

Minoranze: Roberti, sloveni Gorizia esempio integrazione

 "Il Kulturni center Bratuz, la Palestra Mirko Spacapan, dove si allena l'Olympia volley, e il Centro sloveno di educazione musicale (Slovenski center za glasbeno vzgojo) Emil Komel rappresentano un importante valore aggiunto per l'intera città di Gorizia e per tutto il Friuli Venezia Giulia, perché non accolgono e offrono servizi solo alla minoranza linguistica slovena ma a tutta la collettività. La comunità slovena non può e non deve vedersi come una realtà isolata dal resto del tessuto sociale, bensì come parte integrante di un territorio, nel Goriziano come anche a Trieste e a Udine". È questo il messaggio lanciato dall'assessore regionale alle Autonomie locali, Corregionali all'estero e Lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, durante la visita di questa mattina alle tre strutture presenti a Gorizia. Riferendosi in particolare alle attività del Centro Komel, informa una nota, Roberti ha sottolineato che "ogni giorno in questa struttura si ritrovano sia giovani di lingua slovena e italiana residenti in Italia sia ragazzi di Nova Gorica. Si tratta di un fatto molto positivo che conferma la volontà di superare le divisioni che troppo a lungo hanno caratterizzato il confine orientale e auspico che ciò sia di buon auspicio per la candidatura di Gorizia-Nova Gorica a Capitale europea della cultura 2025". L'assessore ha quindi ricordato che il 2020 sarà un anno molto importante per la comunità slovena del Friuli Venezia Giulia, come per le altre minoranze linguistiche, perché si terranno le conferenze regionali sulle lingue minoritarie. Un'occasione, ha rimarcato, "per fare il punto sullo stato di attuazione della legge sulle minoranze linguistiche e valutare assieme ad esse come rivedere i meccanismi di distribuzione delle risorse per risolvere alcune criticità e valorizzare le realtà"

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